Il termine “sapone“viene dai Romani che chiamavano sapo una pietra trovata vicino a Roma ed utilizzata in modo generico per pulire.
I primi “saponi” noti sono stati probabilmente le saponine, di derivazione vegetale e ricavate da foglie, radici, semi legnosi, bacche, cortecce di piante cosiddette saponarie. Si scoprì che queste sostanze formavano soluzioni saponose che solubilizzavano lo sporco e ne facilitavano l’eliminazione dagli indumenti.
La tecnologia della fabbricazione del sapone era nota anche nell’antichità, quando si preparavano liscivie alcaline da cenere di legno che venivano usate per la saponificazione di sego o di scarti di grassi animali o di oli vegetali.
La più antica (3000 a.C.) formula conosciuta per la fabbricazione del sapone, rinvenuta in Mesopotamia, descrive un miscuglio formato da una parte di olio e cinque parti e mezza di potassa. Da olio, o grasso animale, mescolati a cenere di legno di faggio si produceva un sapone molle (sale di potassio), di facile preparazione, impiegato per usi domestici fino al XIX secolo. Il sapone duro, ottenuto mescolando olio vegetale con soda ricavata dalle ceneri di alghe marine, veniva prodotto industrialmente. Spesso profumato, venduto come un articolo di lusso, venne fabbricato a Venezia, a Marsiglia e in Castiglia, a partire dal XV secolo. Il prezzo del sapone diminuì fortemente negli anni 1820-30, grazie alla produzione industriale della soda, e il conseguente miglioramento dell’igiene personale, verso la metà dell’ottocento, contribuì ad abbassare il tasso di mortalità infantile.
Nel 1903, due chimici tedeschi, Hermann Geissler e Hermann Bauer, inventarono un processo per la produzione di sapone secco in polvere. Sapone liquido, surriscaldato, veniva spruzzato sotto pressione contro la parete superiore di un serbatoio, da cui ricadeva sotto forma di granelli solidi. Nel 1906 il sapone secco fu messo in commercio dalla società tedesca Henkel con il nome di Persil¨ (il cui nome derivava dai suoi componenti principali perborato e silicati). Si diffuse, a scapito delle normali saponette, grazie soprattutto ai vigorosi sforzi pubblicitari. Dagli anni trenta fu superato dai nuovi detersivi costituiti da uno o più detergenti in combinazione con altre sostanze che ne esaltano il potere pulente o comunque ne migliorano le caratteristiche.
Noi abbiamo scelto di realizzare il nostro sapone seguendo l’antica ricetta delle nostre nonne,
arricchendolo con la nostra fantasia e con le virtù salutari delle erbe.
Si producono 2 tipi di sapone con processo di saponificazione a freddo:
tipo Marsiglia i “PURE OLIVE OILS“ : dove la percentuale di olio di oliva è all’80%, e si utilizza per le sue proprietà emollienti ed ammorbidenti, senza l’aggiunta di coloranti (il colore è dato dalla pianta). Dopo un processo di stagionatura il sapone base viene lavorato esi aggiungono le piante e gli o.e. o i profumi che lo caratterizzeranno. Si otterrà così un sapone assolutamente naturale, biodegradabile e non inquinante. CERTIFICATI come BIOCOSMESI VERDE NATURALE
Vegetali i “PURE OILS“: dove la percentuale di oli odi oliva è al 5%. si è scelto questo tipo di formulato perché rende il sapone più compatto, fa produrre più schiuma e si presta ad essere colorato. Da una sensazione di pelle pulita e profumata.
Entrambe le tipologia sono ottime per la pelle.